I vizi del provvedimento amministrativo possono essere categorizzati come segue:
Difetto di motivazione, che si sostanzia nella mancata, o incompleta, definizione delle ragioni che giustificano il provvedimento, ossia che hanno spinto la pubblica amministrazione all’attuazione del provvedimento;
Eccesso di potere, che consiste nell’utilizzo di un potere secondo modalità arbitrarie, ossia nell'attuazione di un provvedimento che trascende i limiti del potere conferito all’amministrazione, considerando che l’amministrazione non può superare i limiti che le sono stati assegnati, ope legis;
Difetto di istruttoria, sostanziabile nella mancata, o non completa, acquisizione delle informazioni e dei documenti essenziali atti all'analisi del provvedimento;
Difetto di competenza, consistente nell'attuazione di un provvedimento, da parte di un’amministrazione, che non possiede la competenza prevista;
Illogicità, sostanziabile nella contraddittorietà delle ragioni attuate dall’amministrazione per motivarlo;
Violazione di legge o di regolamento, attuabile nel momento in cui l’amministrazione mette in atto un provvedimento che contrasta determinate disposizioni legislative, considerando come, in tal senso, l’amministrazione non adotta le norme previste dal legislatore;
Errore di fatto, consistente nell'attuazione di un provvedimento connesso a fatti non corrispondenti a verità;
Errore di diritto, sostanziabile nell’adozione di un provvedimento connesso ad un'errata interpretazione delle norme.
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