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LA GIURISPRUDENZA SULLA FIGURA DELL'INSTITORE

  • Immagine del redattore: Salvatore Severino
    Salvatore Severino
  • 24 giu
  • Tempo di lettura: 2 min

Per quanto riguarda la rappresentanza processuale, l'institore può stare in giudizio sia come attore (rappresentanza processuale attiva), sia come convenuto (rappresentanza processuale passiva). L'imprenditore, come nella fattispecie, può ben limitare i poteri rappresentativi dell'institore, sia all'atto della preposizione sia successivamente.



Cassazione civile sez. III, 03/04/2025


L'institore rientra fra i soggetti per i quali è doverosa la produzione della dichiarazione sui requisiti soggettivi in ragione della sua posizione istituzionale all'interno dell'azienda quale è disciplinata dalla legge (art. 2203 cod. civ.), indipendentemente da ogni specifica previsione della lex specialis di gara e da ogni approfondimento su quali siano in concreto i suoi poteri rappresentativi"



Consiglio di Stato sez. V, 04/08/2022



Il dirigente della filiale o succursale di un istituto bancario è un institore della banca, ai sensi dell'art. 2203 c.c.: ne consegue, per un verso, che egli è legittimato ad agire o resistere in giudizio per conto dell'impresa preponente, con riferimento alle controversie concernenti gli atti compiuti nella filiale e, per altro verso, che gli atti processuali concernenti le suddette controversie sono legittimamente notificati presso la filiale o succursale .......... l'attività posta in essere dalle filiali o succursali di una banca, in quanto prive di personalità giuridica, così come indicato nella Direttiva CEE n. 780 del 12 dicembre 1977 ed espressamente ribadito dal D. Lgs. 1 settembre 1993, n. 385, art. 1, lett. e), deve essere imputata all'istituto di credito di cui costituiscono un'emanazione periferica, non essendo tali stabilimenti sottratti al regime generale delle sedi secondarie delle imprese operanti in forma societaria; ai dirigenti preposti a tali filiali e succursali, peraltro, è, di regola, riconosciuta la qualità di institore, ai sensi dell'art. 2203 c.c., dalla quale deriva la loro legittimazione attiva e passiva in giudizio in nome della banca preponente con imputazione a quest'ultima dell'attività giudiziaria da essi svolta.


Cassazione civile sez. I, 26/02/2018



I poteri dell'institore gli sono attribuiti automaticamente a seguito della sola preposizione, senza quindi la necessità del conferimento di alcuna procura o comunque dell'utilizzo di forme solenni. In altri termini, l'imprenditore, per il solo fatto di aver nominato un institore, gli attribuisce automaticamente anche i poteri rappresentativi di cui all'art. 2204. A fronte di ciò, nulla può rilevare la circostanza che il preposto ricopra nella gerarchia delle carriere la posizione di funzionario, e non di dirigente, tanto più che preposto, etimologicamente, sta per l'appunto ad indicare chi ricopre una carica di preminenza su altri, o una funzione direttiva.


Cassazione civile sez. I, 05/08/2016



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