JOHN MAYNARD KEYNES
- Salvatore Severino
- 25 apr
- Tempo di lettura: 2 min

John Maynard Keynes (1883-1946) nacque a Cambridge e frequentò il King's College, dove conseguì la laurea in matematica nel 1905; dopo aver lasciato Cambridge, entrò nel servizio civile britannico, e durante tale periodo raccolse il materiale per il suo primo libro di economia, Indian Currency and Finance, in cui descriveva il funzionamento del sistema monetario indiano.
Rientrò a Cambridge nel 1908 come docente, e successivamente prese un periodo di aspettativa per lavorare per il Tesoro britannico; nel 1919 svolse il ruolo di rappresentante del Tesoro alla conferenza di pace di Versailles.
Dopo le dimissioni, tornò a Cambridge per riprendere l'insegnamento; alla Conferenza di Bretton Woods del 1944, in cui fu istituito il Fondo Monetario Internazionale, Keynes fu uno degli artefici del sistema dei tassi di cambio fissi.
Nel 1919 venne pubblicato il suo libro Le conseguenze economiche della pace; in tale opera Keynes esprimeva opposizione alle punitive riparazioni imposte alla Germania dai paesi alleati dopo la prima guerra mondiale.
Oltre ad un'adeguata analisi economica delle riparazioni, il libro contempla un'analisi approfondita del Consiglio dei Quattro (Georges Clemenceau della Francia, David Lloyd George della Gran Bretagna, Woodrow Wilson degli Stati Uniti e Vittorio Orlando dell'Italia).
Negli anni '20 Keynes sostenne la teoria quantitativa della moneta, allo stato odierno denominata monetarismo; nel1923 scrisse Tract on Monetary Reform (Trattato sulla riforma monetaria) e successivamente pubblicò Treatise on Money (Trattato sulla moneta), entrambi in riferimento alla politica monetaria.
La sua visione politica era connessa al principio secondo il quale la stabilizzazione dell'economia fosse quello di stabilizzare il livello dei prezzi e che, al fine di conseguire tale risultato, la banca centrale del governo dovesse procedere ad abbassare i tassi di interesse in caso di rialzo dei prezzi e aumentarli in caso di discesa dei prezzi.

Le idee di Keynes subirono un cambiamento radicale nel periodo in cui la disoccupazione in Gran Bretagna si protrasse durante il periodo tra le due guerre, arrivando a livelli pari al 20%; Keynes approfondì altre cause connesse alle difficoltà economiche della Gran Bretagna, e i suoi studi portarono alla pubblicazione de La teoria generale dell'occupazione, dell'interesse e del denaro.
La Teoria generale sosteneva come la spesa, in deficit, nel corso delle recessioni economiche fosse necessaria per mantenere la piena occupazione; tale l'idea, successivamente, si affermò, venendo messa in pratica negli Stati Uniti.
A ben vedere, contrariamente a quanto affermato da alcuni suoi critici, Keynes era un sostenitore del libero mercato; in tal senso, egli riteneva che, una volta raggiunta la piena occupazione attraverso misure di politica fiscale, il meccanismo di mercato avrebbe potuto operare liberamente.
L'economia keynesiana odierna, pur riconoscendo le sue radici nel libro Teoria generale, appare, comunque, come il risultato del lavoro di economisti successivi (John Hicks, James Tobin, Paul Samuelson, Alan Blinder)
FONTE
Minsky H. P., (1976), John Maynard Keynes, Springer.
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