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IL DENARO NELL'ECONOMIA MODERNA

  • Immagine del redattore: Salvatore Severino
    Salvatore Severino
  • 3 apr
  • Tempo di lettura: 2 min

La maggior parte delle persone al mondo utilizza quotidianamente una qualche forma di denaro per acquistare o vendere beni e servizi, per pagare o essere pagati, per stipulare o disciplinare contratti.

Il denaro appare essenziale per il funzionamento dell'economia moderna, ma nonostante la sua diffusione non è possibile individuare una configurazione univoca con riferimento a cosa sia effettivamente il denaro.

Diversi beni o attività diverse sono stati utilizzati come denaro in un determinato momento; in tal senso, i beni rappresentano oggetti che posseggono un valore, in quanto soddisfano i bisogni e i desideri delle persone.

Il primo ruolo del denaro è quello di essere una riserva di valore, e che si prevede che possa conservarsi in modo ragionevolmente prevedibile nel tempo.



Storicamente, il ruolo della moneta come mezzo di scambio è stato spesso ritenuto dagli economisti come la sua funzione, maggiormente, rilevante; Adam Smith, uno dei padri fondatori della disciplina economica, identificava nel denaro un elemento essenziale per passare da un'economia di sussistenza, o autarchica, a un'economia di scambio. In un'economia di sussistenza, ognuno consuma solo ciò che produce.

Il denaro è un'istituzione sociale che fornisce una soluzione al problema della mancanza di fiducia; in tal senso, esso costituisce una sorta di pagherò.

Comunque, la moneta rappresenta il mezzo accettato nell'economia per effettuare transazioni per l'acquisto e la vendita di beni e servizi, nonché per il pagamento o la cancellazione di debiti; in altre parole, è un mezzo di scambio e un mezzo di pagamento.

Il denaro è comunemente ritenuto come il contante che portiamo in tasca, ossia le banconote e le monete in circolazione; in tutti i casi, dal momento gli assegni tratti sui depositi in conto corrente sono accettati in una varietà di transazioni, anche essi rientrano nella definizione di denaro.

Il denaro, a differenza di altri beni che costituiscono anch'essi una riserva valore, non determinano nessun costo di transazione; invero, se un individuo possiede la sua ricchezza sotto forma di terreno, per adoperarne il suo valore monetario dovrà, innanzitutto, venderlo e successivamente convertirlo in denaro.

Nel momento in cui la sua ricchezza sia posseduta sotto forma di denaro, egli potrà disporne immediatamente; purtuttavia, il denaro possiede uno svantaggio rispetto ad altri beni, considerando come il suo valore, in termini di potere d'acquisto, muta nel tempo.

Nelle economie a bassa inflazione il denaro attua la sua funzione di riserva di valore, ma nelle economie ad alta inflazione tale funzione è persa, venendo svolta da un bene reale o da una valuta estera, maggiormente, stabile.


FONTE


Simmel G., (1998), Il denaro nella cultura moderna, Armando Editore.


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